Il test con Flecainide o Propafenone, per via endovenosa, nei pazienti con fibrillazione atriale di recente insorgenza non permette di prevedere gli effetti avversi durante il trattamento pill-in-the-pocket
Il trattamento pill-in-the-pocket deve essere prescritto solo se la somministrazione, in ospedale, di una dose di carico orale di Flecainide ( Almarytm ) o Propafenone ( Rytmonorm ) sia risultata sicura, dal momento che effetti avversi maggiori sono stati riportati nel 5% dei pazienti durante il trattamento ospedaliero.
Tuttavia, nel Dipartimento di Emergenza, la somministrazione per os di questi farmaci per la conversione della fibrillazione atriale è raramente impiegata perché richiede tempi troppo lunghi.
Uno studio ha verificato, in pazienti con fibrillazione striale, di recente insorgenza se la tolleranza alla somministrazione endovenosa di Flecainide o Propafenone fosse in grado di prevedere la sicurezza del trattamento pill-in-the-pocket in ambiente extraospedaliero mediante autosomministrazione di questi farmaci antiaritmici dopo il manifestarsi di palpitazioni.
Un totale di 122 pazienti con fibrillazione atriale di recente insorgenza, che erano stati trattati con successo ( conversione della fibrillazione atriale entro 2 ore senza eventi avversi maggiori ) per via endovenosa in ospedale con Flecainide o Propafenone, sono stati dimessi con il trattamento pill-in-the-pocket.
Nel corso di un follow-up medio di 11 mesi, 79 pazienti hanno auto-trattato 213 episodi aritmici; il trattamento ha avuto successo in 201 episodi ( 94% ).
Gli eventi avversi si sono verificati in 5 pazienti ( 6% ), e in 4 ( 5% ) di questi durante il primo trattamento per via orale ( 1 sincope, 2 presincopi, 1 arresto sinusale ).
Nessun paziente ha riferito sintomi attribuibili a bradiaritmia o ipotensione durante l'auto-trattamento delle recidive aritmiche dopo che il primo trattamento orale non era risultato associato a gravi eventi avversi.
Lo studio è stato interrotto in modo prematuro a causa dell’elevata incidenza di eventi avversi maggiori durante il primo trattamento extra-ospedaliero.
Da questo studio è emerso che la tolleranza del paziente alla somministrazione endovenosa di Flecainide o Propafenone non sembra essere in grado di prevedere gli effetti avversi durante l’auto-somministrazione di questi antiaritmici al di fuori dell’ospedale. ( Xagena2010 )
Alboni P et al, Heart 2010, 96: 546-549
Cardio2010 Farma2010
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